In questo sito vi sono le, pur molto sintetiche, storie di alcuni dei più celebri Serial Killer del '900.

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Ed Kemper

Ricordate il libro di Stephen King "Il gioco di Gerald"? Rudolph l'amante, compare quasi per un attimo alla fine del libro, la sua caratterizzazione è simile a quella di Ed Kemper, un serial killer vero. Entrambi necrofili, entrambi con parti di cadavere nascoste nell'auto, tutti e due altissimi diniccolati e pallidi. Non c'è quasi distinzione tra realtà e fantasia, la paura attraversa tutte le raltà e tutti i longuaggi, creando il più grande di tutti i modelli di serial killer, un personaggio che ritrae il vero terrore di fine millennio, un terrore urbano, postindustriale e assolutamente, nervosamente anonimo.

David Berkovitz

Noto anche come il figlio di Sam, gettò nel panico la New York degli anni '70: uccideva a colpi di pistola giovani coppie in macchina. Dopo un anno di indagini fu catturato, ammmise tutti gli omicidi rivelando che era stato spinto ad uccidere da un demonio che gli parlava per bocca del cane del vicino.

Zodiac

Dal 1966 al 1978 operò, nella zona di San Francisco, un misterioso serial killer che si firmava Zodiac, scriveva lettere crittografate alla polizia e ai giornali, lettere dense di riferimenti occulti, e non fu mai catturato.

Ed Gein

Morto in manicomio nel 1984, ispirò Alfred Hitchock per Psycho, Tob Hooper per Non aprite quella porta e Thomas Harris per il Silenzio degli Innocenti. Gein era un cannibale e la sua attività principale era cucirsi un vestito fatto con pelle umana; in Germania esiste un suo fan club.

John Wayne Gacy

Amava travestirsi da Pogo the clown, attirava giovani adolescenti, ne uccise 33 prima di essere catturato (il personaggio Pennywise del romanzo IT è probabilmente la sua rappresentazione). Gacy ora è in carcere, dove dipinge quadri di clown che rivende con enorme successo.

Richard Ramirez

A metà degli anni '80, a Los Angeles, Richard Ramirez, in "arte" Night Stalker, seminò il terrore uccidendo 14 persone e lasciando sui muri messaggi satanici. Una volta catturato ammise di essere un fan di Satana e della musica degli AC/DC(il soprannome viene proprio da un loro brano che lui usava per "caricarsi"). Condannato a morte, alla sentenza gridò:"Ci vediamo a Disneyland!".

Charles Manson

Nel 1969, Sharon Tate viene massacrata nella sua villa di Bel Air, sui muri vengono scritte con il sangue le parole porci e helter skelter. Dopo alcuni giorni, con lo stesso modus operandi, vengono uccisi i coniugi La Bianca. Le indagini portarono a Charles Manson, leader di una comunità hippie chiamata "The family". Secondo gli investigatori Manson, con la sua grandissima forza di persuasione e controllo mentale, aveva spinto alcuni suoi adepti a commettere gli omicidi. E nasce il mito! Manson è stato il più grande terrore del cittadino medio americano, il suo sguardo profondo, denso di una malvagità evidente è stato considerato al pari di un'arma, tanto che al suo processo venne fatto sedere con le spalle alla giuria in modo che il suo magnetismo non influisse sui giurati. Per sua fortuna, durante le fasi del suo giudizio la pena di morte fu abolita in California (Charles risiede ancora in un carcere speciale), ed è diventato il principe dei serial killer, una figura mitica del male.

Ted Bundy

Ted Bundy, invece, pare uscito dalle pagine di un romanzetto d'appendice. Catturato una prima volta riuscì a fuggire dimagrendo appositamente per passare da una stretta finestra; si spacciava per poliziotto, sfruttava il suo sex appeal per attirare le sue vittime e, catturato definitivamente, riuscì ad ottenere il permesso di autodifendersi in quanto avvocato. Durante le fasi finali del processo, con un colpo di scena destinato ad impressionare l'opinione pubblica, chiese alla sua fidanzata di sposarlo ma, purtroppo per lui, in aula, ad inchiodarlo senza via di scampo, furono le impronte dentali, poichè i segni dei morsi sui corpi delle vittime corrispondevano in pieno al suo calco dentale. ucidissimo e privo di rimorsi, prima di essere giustiziato vantava innumerevoli ammiratrici.

Jeffrey Dhamer

Massacrò e divorò almeno 17 persone, giovani gay di colore della comunità di Milwakee, impressionando terribilmente l'opinione pubblica, dopo la sua cattura. Nel congelatore del suo appartamento furono trovati resti umani e gli attrezzi da "lavoro". Un'accetta, una mazza da fabbro, aghi ipodermici, seghe e trapani avrebbero dovuti essere venduti all'asta per risarcire almeno in parte le famiglie delle vittime, ma la macabra vendita fu impedita. Dhamer venne ucciso in carcere, dal compagno di cella, irritato dal fatto che il "Cannibale" era diventato un vero e proprio divo.

Andrei Chikatilo

Detto anche il mostro di Rostov, colto, intelligente e fermo sostenitore del partito comunista, in 12 anni uccise almeno 55 persone. Era affetto da una malformazione ai bulbi oculari che gli consentiva di guardare in 2 direzioni contemporaneamente: David Griego, nel suo romanzo, lo definisce "il comunista che mangiava i bambini". Ufficialmente fu giustiziato nel 1994 con un colpo di pistola alla nuca, ma corrono voci che sia ancora vivo, ospite di ben 2 istituti di ricerca che vogliono studiarlo a fondo.